Archive for the ‘Tech’ Category

Suggerire un Template di Supercazzola

Monday, August 20th, 2007

…è una cosa seria eh! Che richiede perizia e ingegno.

A chi vuole contribuire il “Modello di Supercazzola” viene indicato come “template” perché rende bene l’idea e dovrebbe essere un termine ormai noto a chi “partecipa al web”.
Quindi viene richiesto di fornire una frase con “particelle” particolari (Tag), ben studiata in modo tale che quando questa verrà elaborata dal generatore le parole sostituite ai tag si incastrino ottimamente con il resto esplicito della frase. Questo richiede ovviamente la conoscenza di come sono le parole disponibili e quindi come suggerirle correttamente.

I tag disponibili, indicati anche nell’aiuto radipo nella pagina, sono:
[VERBO] [DOVE] [CHI] [COSA] [COME]
e possono essere anche “multipli”, ad esempio:
[CHI,COSA,DOVE]
in questo caso alla fine il generatore ne sceglierà uno a caso, producendo una sola parola della tipologia scelta casualmente tra le tre (tre in questo esempio, ma possono essere ovviamente anche due [CHI,COSA], anche più ma è sconsigliato e raramente efficace).

Quando si pensa alla frase template ricordarsi che per DOVE, CHI e COSA sono usualmente indicati gli articoli, già all’interno della parola, quindi una frase come “per [VERBO] il [COSA]” è sbagliatissima, non vanno indicati articoli. Ricordarsi anche che potrebbero esserci soggetti e complementi oggetto maschili/femminili o singolari/plurali, quindi non dare troppo per scontato un caso o l’altro, quantomeno non “marcarlo” troppo nella frase.
Notare che il programma adegua le preposizioni indicate nella frase all’articolo contenuto nella parola, ad esempio nella frase corretta: “a [CHI] di [DOVE]“, se CHI si traddurrà con un “la sorella” e DOVE in “il vescovado” invece di mostrare un rigido risultato “a la sorella di il vescovado” presenterà un più sciolto e corretto “alla sorella del vescovado“.

Per quel che riguarda i tag [COME], grandi protagonisti della supercazzola soprattutto se di filato, essendo piuttosto variabili è difficile “controllarli” ma ovviamente, contenendo prevalentemente antanate, di solito stanno sempre bene un po’ ovunque. Anche se alcune parole ‘COME’ iniziano di per loro con “come se fosse …” oppure “senza …”, potete comunque usarle nelle frasi come: “come se fosse [COME] senza [COME]“, il programma eviterà doppie ripetizioni (ove previsto).

In finale, il [VERBO]. Da notare che all’inserimento di nuovi verbi si raccomanda di usare verbi regolari all’infinito, questo per poterli rendere meno rigidi indicando nella frase-template il tag VERBO affiancato da alcune particelle previste, per esempio: “s[VERBO]ta” se il verbo casuale è “prematurare” il risultato sarà un bel “sprematurata“.
Al momento le particelle finali supportate sono:
]mi, ]ti, ]le, ]si, ]ci, ]vi, ]to e ]ta
qualche esempio: stuzzicami, spolverarle, scherzato.
Le particelle iniziali, buone per aumentare il livello di supercazzola anche nei verbi, possono essere svariate; ad ogni modo alcune che potevano creare “incompatibilità” (ad es. “s[VERBO]” che avrebbe potuto produrre “sspolverare”) sono previste, quindi:
s[, pre[ e ri[
qualche esempio: spennellare, presospirare e risblindare.
Dicevo sono "previste" nel senso che non capiterà un dopprio "prepre.." (nel caso di prematurare o preparare che già l'hanno) e una correzione di "ri" se il verbo base inizia per "i", ad esempio per "ri[VERBO]” e il verbo “indicare” con “reindicare” al posto di un brutto “riindicare”.

Per prendere qualche spunto ecco alcuni template esistenti:

Modello n. 1 (semplice):
Permette? Mi lasci [VERBO]: per [VERBO,COSA] [COME] senza [DOVE,VERBO] da [CHI,COSA], vede, non posso [VERBO] [CHI,COSA] ma anche [CHI,COSA] [COME]. No?

Modello n. 9 (complesso):
No, no! [VERBO] ‘un si pole. Se [COSA] ma anche [CHI,COSA] [COME] come fosse [COME] in [DOVE] allora… pure e pure ma s[VERBO]si così non va, no? In[VERBO] come [CHI,COSA] non pare [COME]. Facciamo così, le vogliamo [VERBO] incontro a [DOVE]. Sentiamo [CHI] di [DOVE], poi sa… [COSA] dopo [COSA], si saprà disin[VERBO] [COME]. Ah sì!

Finora abbiamo trattato questione “tecniche” ma l’ingrediente finale essenziale è che la frase sia efficace come supercazzola a tutti gli effetti, alcune caratteristiche:

  • ci si rivolge sempre dando del Lei all’interlocutore
  • almeno la frase esplicita dovrebbe essere quasi interamente in italiano “normale” (privo di supercazzolate, ci penseranno le “variabili” a condirla)
  • pur dando del lei e usare un linguaggio forbito (anche desueto) la confusione può essere accresciuta da interruzioni (…) e vari “Eh, vede? Ah sì? No! Scusi!“, etc…

Buon lavoro ;)

Commenti al nuovo Say Moticon Editor

Wednesday, July 25th, 2007

Nel caso in cui voleste chiedere informazioni o semplicemente esprimere impressioni sul nuovo Say Moticon Editor (la sezione è ancora under construction) apro qui un post per trattarne in attesa della sua pubblicazione. Sono state considerate tutte le vostre richieste e impressioni raccolte nei commenti al vecchio Say Moticon, tra cui fondamentalmente il fatto che erano troppo piccole (e anche bruttarelle diciamo, eheh), il carattere (font) era unico e nel complesso la varietà di faccine era limitata.

New Say Moticon Editor SampleDimensioni
La questione sulle dimensioni è decisamente risolta, e anzi dipenderà dal “Set” di emoticon scelto: un set potrebbe produrre emoticon piccole, medie anche enormi volendo. Al momento dipende solo dal set, ma tra le funzioni prevedevo anche la possibilità di cambiare direttamente la dimensione, per esempio pur avendo scelto un set di faccine grandi si potrebbe decidere di ridurre (poco o molto) le dimensioni al momento. Ripeto al momento non è previsto ma sarei curioso di sapere se la funzionalità interessa.

Vari font per Say MoticonVarietà dei Font
Il carattere o Font del testo nel fumetto è ora selezionabile da una lista di font “fumettosi” e sono decisamente più gradevoli di quelli fissi del vecchio saymoticon, più tecnicamente sono “True Type Font” (ttf) forse ne avrete già sentito parlare in questi termini ma diciamo che li “avete sotto gli occhi” sempre sullo schermo.

Formato immagine PNG 24
Un’altra novità è il “formato immagine” utilizzato che è PNG 24:
questo vi risulterà probabilmente meno familiare, comunque è il miglior formato utilizzabile sul web, peccato che Microsoft Internet Explorer fino a poco tempo fa -ovvero alla versione 6 che magari alcuni ancora hanno- questo formato veniva interpretato penosamente non gestendo la trasparenza come si deve, anzi affatto visto che al posto della trasparenza allo sfondo appare/iva un colore celestino mariano su WinXP oppure beige in altre versioni di Windows.
Quindi se avete Internet Explorer 7 le vedrete bene con la trasparenza sfumata (cosa che nessun altro formato al momento può offrire) altrimenti vedete uno sfondo in tinta unita, per esserne sicuri basta che diate un’occhiata alla prima immagine d’esempio più in alto che vedete con la faccina che strizza l’occhio e il fumetto di coming soon. E’ la stessa che vedete a destra del vecchio Say Moticon Editor, solo che lì la vedete con uno sfondo vario colorato e come potete vedere (se non avete IE6) l’ombra della faccina sfuma verso l’altra immagine di sfondo con molta “grazia” fondendosi assieme, sono cose che per colpa di IE6 e del fatto che non supportava bene le PNG 24 non siamo abituati a vedere, mentre Mozilla/Firefox e altri internet browser le supportano da anni.

Non solo faccine
La differenza fondamentale con la vecchia versione, fortemente orientata a generare faccette, è che si potranno creare anche altre figure, anche volti umani in diverse espressioni (si capisce) o altri personaggi di vario genere. Il tutto dipenderà dal Set di emoticon scelto.

Capisco che ancora non le avete sotto gli occhi… ma per quel che è scritto qui sopra, fatemi sapere qualcosa.

Aggiornato Wordpress (da 2.1 a 2.1.3)

Thursday, April 5th, 2007

Finalmente la buona novella che attendevo: l’ultima versione del plugin multilingua Gengo 0.9 compatibile con i recenti wordpress. Avevo WP 2.1 Ella, ho pensato: Ok, aggiorniamo Gengo… eh no no. Altra buona nuova era che Spam Karma 2 aveva anche rilasciato un’ultima release Gengo-compliant, quindi scarico anche SK2 2.3… ma(!) ho scoperto presto che «Gengo 0.9 funziona solo su WordPress 2.1.2 o superiore» e orsù aggiorniamo tutto il cucuzzaro!

Ed eccomi, scrivendo un nuovo post per testare quel che non funzionava su WP2.x di Gengo 0.8 (se vuoi leggi qui sulla non completa compatibilità della versione precedente) dopo che l’aggiornamento generale è stato -spero- compiuto senza intoppi.

Il problemone iniziale è stato, ancor prima dell’upgrade, riprendere il codice nuovo di Gengo e ri-modificarlo, visto che l’avevo pesantemente “craccato” per gestire la mia personale esigenza: determinare la lingua corrente in base al sotto-dominio e non in base a parametri in querystring e rewrite vari di url (quel pessimo /en/ o /it/ in coda a tutti i link del blog). Quindi ho direttamente uploadato la mia versione ritoccata (che impavido eh) e stupefacentemente funzionante… all’apparenza, ora vediamo…

Wordpress upgrade (2.1 to 2.1.3)

Thursday, April 5th, 2007

At last, the announcement I was waiting for: the latest release of the wp multilanguage plugin Gengo 0.9 compatible with recent wp release. I was running WP 2.1 Ella, I thought: Ok, let’s just upgrade Gengo… eh no no. Other good news was that Spam Karma 2 released a Gengo compliant version, so let’s download SK2 as well… but(!) I soon discovered that «Gengo only works for WordPress 2.1.2 or greater» so let’s upgrade the whole bunch!

And here I am, writing this new post also to test the working features of Gengo (you can read here my post about Gengo 0.8 not fully WP 2.1 compliant) after the whole upgrade is successfully -hope so- done.

My main trouble before upgrading was that I hacked heavily Gengo -as described in the post I just linked- to determine the language by subdomain and not by passing querystring parameter or rewrite-url (that awful /en/ or /it/, or whatever, trailing all links). So I had to study again the new gengo.php code, obviously changed specially where I touched it eheh. I upgraded directly my customised Gengo version (how brave) and it seems to work… let’s see…

Blog Multilingua

Friday, March 2nd, 2007

Parola d’ordine: multilingua.

O meglio, “bilingue”. Nel mio caso, fondamentalmente avevo bisogno di scrivere articoli in due lingue (italiano e inglese). Durante le mie prime ricerche ho trovato numerosi plugin che supportano lingue multiple in un singolo post con feature per passare da una all’altra lato-client. Non è esattamente quello che cercavo: post distinti in differenti lingue ma legati tra di loro da una relazione del tipo “uno traduzione dell’altro”. Lo switch di lingua deve essere “globale”, a livello di sito: navigando il blog in inglese l’utente deve vedere solo post in inglese; ogni articolo deve esporre un link alla sua traduzione -se presente- nell’altra lingua altrimenti indicare che esiste solo la versione in quella lingua.

Tutto questo -ed altro- è reso possibile aggiungendo il plugin “Gengo” per wordpress.
In realtà Gengo -così com’è- non copre proprio tutte le mie necessità specifiche (e ci mancherebbe…) sicché ho dovuto metter mano al suo codice -piccolo hack- per farlo funzionare a dovere.

Prima di tutto, Gengo si aspetta di ricevere la lingua corrente come parametro nella query-string (ad es. ?language=en) che, una volta attivato l’opzione URL rewrite di wordpress -come ho fatto subito-, verrà mostrata nell’URL come un “/en/” aggiunto a sinistra in ogni contesto, per esempio un URL completo sarà:
host/wordpress/2007/02/17/post-title/en/
Questa soluzione, a parer mio e di altri -come ho potuto leggere nel loro Forum- risulta poco gradevole (proprio bruttarella, per dirla tutta).
Visto che al di fuori della sezione d’installazione di Wordpress (/pages/ in questo sito) la definizione della lingua corrente è determinata da un sottodominio (3° livello), it.heracleums.org per la versione italiana e nessun sottodominio (heracleums.org) per quella inglese, volevo che Gengo determinasse la lingua corrente secondo lo stesso criterio.
Questa è la prima modifica rilevante che ho dovuto applicare.

L’altro aspetto da considerare usando Gengo è che -ad oggi- anche nella’ultima versione non supporta ancora WP 2.1! Comunque, da quanto ho potuto vedere questo crea problemi solo quando si vuole assegnare una relazione di traduzioni nella pagina Write/Manage post di WP, associazione che fortunatamente è possibile fare (e funziona!) anche nella pagina “translations” del plugin Gengo.

Un problema sempre collegato all’incompatibilità con WP2.1 accade quando si tenta di reperire le traduzioni del singolo post -il language switch- nel proprio theme: non funge dicendo “No translations” anche quando ne ha in realtà. Il workaround richiede query costanti a mySQL: questo mi ha portato rapidamente a prendere in considerazione l’utilizzo di un plugin di gestione del caching (ne parlerò in seguito).

Tutto il resto funziona inaspettatamente bene, giusto per accennare ad un’altra simpatica feature multilingue: le Categorie, pur essendo un oggetto comune nelle differenti lingue, hanno ciascuna la sua brava traduzione.

Il resto del lavoro riguarda lo sviluppo del custom Theme che deve mostrare un look coerente a quello del sito intero, traduzioni bilingui di messaggi al suo interno -che nella maggior parte dei temi penso siano “schiantate” in inglese nel codice dai loro autori-, gestione flessibile (e variabile di contesto in contesto) degli stili CSS e questioni varie.

Multi-Language Blog

Saturday, February 17th, 2007

Word is: multi-language.

Or better, “bilingual”. In my case, I basically had the need to write articles in two languages (italian and english). During my first search I read about plugins that support multiple language in a single post with features to switch them client-side. This is not exactly what I was looking for: different entries in different language but one related to the other as one the translation of the other. The language switch should be “global”: browsing the blog in english the user have to see only english posts; each entry should expose a link to its translation -if any- in the other language, otherwise show a “No translation” label.

All this, and even more of course, is made possible applying the “Gengo” worpress plugin.
Well, actually Gengo -as is- did’t fulfill all my requirements so I had to apply a lot of code modification to make it work as I needed.

First of all, Gengo expect to receive the current language as a parameter in the query-string (e.g. ?language=en) which, once activated the URL rewrite wordpress option (as I did), will show in the URL as a “/en/” appended in any context, for instance a full URL could be:
host/wordpress/2007/02/17/post-title/en/
This solution, to me and others -as I could read in theis forums- looks quite ugly.
Since outside the section where Wordpress is installed (/pages here in this site) the whole site language setting is determined by a subdomain (3rd level), it.heracleums.org for italian version and no subdomain (heracleums.org) for english one, I wanted Gengo to determine the current language the same way. This is the first relevant modification I had to apply.

The other aspect to be aware of using Gengo is that even its latest version does not currently support WP 2.1! Anyway, as far as I can see, this is actually creating problems when setting translation relations in the WP Write/Manage post page but fortunately you can make this association in the plugin’s “translations” page.

A related problem happens trying to get the single entry translations -the language switch- in the theme: it doesn’t work saying “No translations” even if all is properly set. The workaround requires constant mySQL queries: this led me quickly to consider using a cache management plugin (discussed later).

All the rest is working unexpectedly good, just to tell about another nice multilingual feature: the Categories, a common object through the different languages, have each their translation.

The rest of my work is all about the custom Theme development which have to show the same look of the whole site, current language awareness for various labels and captions -usually written in english directly in the HTML code of the theme-, pure CSS styling and various issues.

Spam Karma 2: la scelta

Sunday, February 11th, 2007

Riguardo i nuovi plugin wordpress che sto aggiungendo, abbandono ogni speranza di farmi validare la mia Api Key da Akismet; una settimana di pazienza (forse di più) è abbastanza. Non vedo neanche ostacoli tecnici -impostazioni del webserver- da parte del mio hosting, come spiegato nel post precedente. Posso comprendere che un servizio possa richiedere la validazione per evitare massicce richieste da ognidove ma vorrei procedere speditamente, quindi… mi arrendo.

Per questo motivo ho aggiunto e attivato (subito e senza alcuna trafila) il buon Spam Karma 2 (SK2) di cui ho sentito parlare molto bene e in effetti sembra efficiente:
beh, diciamo che lo vedo “stupefacentemente pluriopzionato”, è un po’ presto per valutarlo “sul campo”; queste sezioni sono nuove, ancora sconosciute e lontane da attacchi di spam… vedremo. Dopotutto ho avuto il piacere di riceverne alcuni in altri siti che gestisco e garantisco che… è seccante.

The Spam Karma 2 choice

Friday, February 9th, 2007

About new wordpress plugins I’m adding, I gave up trying to validate my Api Key for Akismet, one week of patience is enough I suppose. I see no obstacles on my hosting side that can prevent a call to the Akismet server. I can understand that a service has to be validated to avoid massive unknown request from nowhere but… I would like to speed up things, I give up.

So I added Spam Karma 2 (SK2) that seems very efficient:
well it’s too early to judge because the blog system is new, so still unknown to spam attacks… we’ll see. Anyway I had very massive ones in other sites I ran and it’s a real bother.

Primo post primi problemi

Friday, February 2nd, 2007

Acc, WordPress è eccellente ma il suo Plugin anti-spam, Akismet, installato di default mi crea problemi invece di risolvermeli. La “API Key” richiesta -ottenuta registrando un account su wordpress.com- mi viene rifiutata dal pannello di configurazione di Akismet. Continua a ripetermi:
«The key you entered is invalid. Please double-check it.»

Il supporto wordpress.com mi ha gentilmente risposto -traduco dall’inglese- come segue:

Il messaggio di errore è dovuto al fatto che Akismet potrebbe non aver accesso al server Akismet. Il problema è uno di questi tre [veramente sono quattro]:
- ad Akismet è negato l’accesso ad internet se stai girando in locale dietro un firewall;
- il tuo server non permette la function ‘fopen’ di cui Akismet ha bisogno;
- il tuo host potrebbe aver bisogno di sapere che le precauzioni di sicurezza di SELinux (installato di default su Fedora4) causa questo problema. Con SELinux disabilitato funziona; - chiedi al tuo host se hanno abilitato il mod_chroot. In questo caso, questa potrebbe esser la causa del non funzionamento di Akismet.
Dovrebbero esser in grado di consigliarti sul da farsi.

Ho contattato il mio supporto hosting ma ha escluso tutti i punti (sui primi due ero sicuro che non ci sono problemi… sugli altri due non avevo idea).

Qualcuno dice -ai wordpress.org support forums- che Akismet può richiedere 24-48 ore di pazienza, aspettiamo un altro giorno… dopodiché sceglierò tra Spam Karma 2 o Bad Behavior, altri due plugin per lo spam-fighting sui commenti.

A voi come è andata l’attivazione di Akismet? Tutto liscio?

First post, first troubles

Friday, February 2nd, 2007

Ack, WordPress is great but its default-installed anti-spam Plugin, Akismet, is giving me troubles instead of helping me. The required API Key -received along with the wordpress.com account registration- is rejected by the Akismet configuration panel. It keeps saying:
«The key you entered is invalid. Please double-check it.»

The wordpress.com support kindly replied as follows:

The error message is because Akismet cannot access the Akismet server. The problem is one of three things [four actually]:
- either Akismet is being denied access to the internet if you are hosted locally behind a firewall, or
- the server you are on lacks the ‘fopen’ function which Akismet needs.
- your host might need to know that the default-installed SELinux security precautions (on Fedora4) causes this problem. With SELinux disabled, it works.
- ask your host if they mod_chroot enabled. If they do, that is what has caused Akismet not to work. They will be able to advise on what they can do for you.
Do talk to your host and see if there is anyway they can help.

I contacted my hosting support but they excluded all cases (i was sure about the first two but I ignored the rest).

Some say -at the wordpress.org support forums- that Akismet need a 24-48 patience period, let’s wait another day… then i’ll choose between Spam Karma 2 or Bad Behavior, other comment spam fighting plugins.

What about your Akismet activation? All smooth?